Sulla rivista

Missione

Isonomía, dopo un quarto di secolo consacrato a pubblicare lavori in spagnolo, si apre ora ad altre lingue, al fine di rafforzare la sua dimensione internazionale e garantire, tra i suoi lettori, un maggiore accesso ai frutti della ricerca di autori di diversi orizzonti linguistici, di diversa formazione e con diverse traiettorie. Per questo, a partire dal 2020, si accetteranno anche proposte di manoscritti in inglese, francese, italiano o portoghese.

Isonomía desidera mantenersi e riaffermarsi come un foro editoriale devoto all'eccellenza accademica nel quale una dinamica comunità internazionale di ricercatori si senta comoda e pubblichi il suo lavoro, alla luce del valore espresso dalla parola greca scelta come nome della rivista: “uguaglianza davanti alla legge" che significa anche uguaglianza di tutti gli autori rispetto agli Editori, garantita da un sistema di doppia valutazione anónima amministrato rigorosamente.

Isonomía, dal punto di vista tematico e metodologico, vuole rafforzare l'interdisciplinarità e l’approach critico negli studi di teoria e filosofia del diritto, in modo tale da favorire non solo l'analisi concettuale delle questioni centrali per lo studio del diritto ma anche le analisi teorico-critiche svolte da una pluralità di prospettive. L'unico criterio guida sarà quello che porta ad una migliore comprensione giuridica della società, dei suoi linguaggi, delle sue lacune e delle sue contraddizioni, sempre alla luce del rigore che solo una ricerca seria e impegnata, che aderisce al nostro Codice Etico, può garantire.

Storia

Isonomía è una pubblicazione accademica semestrale nata nel 1994. Durante più di due decenni, la rivista ha contribuito enormemente a stimolare la ricerca e il dibattito teorico nel campo della filosofia del diritto. Rodolfo Vázquez ha fondato Isonomía con un’immensa dose di impegno, straordinarie capacità individuali e il franco supporto di importanti filosofi del diritto e specialisti di altre aree, nazionali e stranieri. L’idea fu costruire una pubblicazione accademica di alta qualità che fosse collegata ad altre iniziative, ad esempio il seminario García Máynez, che si tiene ogni autunno all'ITAM da più di 20 anni, e generare una dinamica di rafforzamento e arricchimento reciproci che insieme avrebbero aiutato a cambiare il modo in cui il diritto era stato pensato e insegnato in Messico.

Una preoccupazione centrale fu quella di incorporare giovani accademici, sia di università nazionali che straniere, che avrebbero portato sulle pagine della rivista le discussioni che animavano la comunità internazionale. La notevole apertura metodologica e tematica della rivista le ha inoltre conferito un tocco interdisciplinare e ne ha fatto uno spazio aperto non solo a teorici o filosofi del diritto ma anche a logici, sociologi, storici, politologi e giuristi pratici, i cui contributi semestrali hanno dato vita a una riflessione collettiva ricca, ora ampia e in continua evoluzione, sul diritto e le teorie del diritto.

Un altro tratto fondamentale di Isonomía come progetto editoriale e intellettuale, accentuato nel tempo, è stato la sua vocazione interistituzionale: la volontà di essere un punto di incontro indipendentemente dall'appartenenza istituzionale della comunità accademica coinvolta. In Messico, non è comune una Redazione in cui lavorano fianco a fianco professori dell’ITAM, della UNAM, della UAM e della Escuela Libre de Derecho. La composizione del Comitato di redazione e del Comitato scientifico dà ampia testimonianza, invece, della dimensione internazionale della comunità accademica che collabora con la rivista, uno dei grandi punti di forza della rivista. Tale dimensione internazionale si manifesta anche nella gamma sempre più ampia delle origini, geografiche ed accademiche, dei nostri autori.

A partire dal 2007, gli sforzi si sono concentrati sulla trasformazione di Isonomía in una rivista peer-reviewed, in congruenza con gli standard che attualmente governano la ricerca giuridica, e per diversi anni gli articoli sono stati universalmente sottoposti a un processo di valutazione double-blind. Si è iniziato anche il processo di indicizzazione della rivista, che ha portato alla sua inclusione nell'indice CONACYT delle riviste di ricerca scientifica e tecnologica messicane nel 2012. Allo stesso tempo, è stata rafforzata l'integrazione internazionale della Redazione, del Comitato scientifico e del portafoglio di referees.